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Fiero del Parma e di essere di Parma…sono in vacanza e stamattina quando sono uscito a correre come sempre sono uscito così…questa è la mia risposta a quei due (chiamarle “quelle 2 persone” mi sembra troppo, non meritano di essere definiti “persone”.

È adesso che bisogna uscire a testa alta, con la nostra divisa…tutta la gente stamattina mi guardava…chi rideva, chi parlava a quello vicino…che importa, io ero fiero di indossare quella maglietta oggi più che mai, perché adesso si riparte e noi, noi che restiamo, noi che la prendiamo nei denti di nuovo senza mai reagire, senza andare a prenderli come farebbero in altre città…noi cammineremo a testa alta. E in tutta questa vicenda mi dispiace per una cosa più di tutte: non aver dato retta a tre dei miei migliori amici (loro sanno che sto parlando di loro) che da anni (e ripeto da anni, in periodi insospettabili) mi dicevano che non è tutto oro quello che luccica, che dovevo stare attento a quei due…e io invece non gli ho dato retta…non avrei potuto fare grandi cose sicuramente, ma avrei dovuto prendere le distanze al momento giusto e invece no, sono andato avanti…lavoro nel Parma e per il Parma da quando ho 29 anni e mollare tutto a 43 anni non era facile, anche perché io in fondo non lavoravo per loro due, lavoravo per la squadra, per molte persone che sono state fregate e sfruttate…e continuando a lavorare, come tutti, alla fine ne ho pagato le conseguenze.

Mi vengono in mente tutte le persone con cui ho lavorato in questi 14 anni di Parma Calcio e che mi hanno permesso di imparare tante cose… i fisioterapisti storici come Giorgio, Miki, Zanrè e Gatto…Pelo e Matteo (sempre gentilissimi con me)…Ciccio, che mi ha sempre aiutato molto soprattutto nel periodo in cui è “atterrato” a Parma coi “magheggi” di uno di quei due un altro personaggio fantastico, il “frequent flyer”…. Silvia e Maria Luisa (sempre premurose con me), il dr Manara (che mi ha iniziato al lavoro nel Parma), il mio caro amico dr Andrea, persona d’altri tempi (questa sì che è una persona, non ne cito il cognome perché conosco la sua riservatezza), il prof Del Signore, colonna dello staff sanitario del Parma…Mirco che si è sempre dato al 200 per cento per cercare di limare i contrasti che avevo spesso con uno di quei due… Angiolini, Bondi, Luca Baraldi, Cinzia e Alessio…i vari giocatori e allenatori con cui ho avuto la fortuna di lavorare e di crescere…purtroppo ora è finito un libro, e i responsabili di questo disastro se ne fregano altamente….tanto loro a Parma non ci vivono…ma noi ne scriveremo un altro…

Ora sinceramente mi faccio molte domande…mi chiedo come abbiamo fatto a credere a uno di quei due che non più tardi di 3 anni fa ripeteva nel nostro Studio a me e mio padre “Non credete minimamente a quello che si dice in giro, sono solo invidiosi, noi paghiamo tutto e tutti, anzi fate smettere chi parla così di me”… questo non lo scorderò mai…. mi chiedo come ho fatto a continuare a lavorare con una persona che ha portato a Parma uno che veniva qui a lavorare il mercoledì e poi raggiungeva la squadra in ritiro direttamente il sabato sera…

Come ho fatto a lavorare per quei due? Questa volta non avevo capito nulla, ma tanto non avrei mollato comunque la squadra, come infatti non ho mollato nel momento in cui si è scoperto tutto e potevo farlo evitando di perdere ore di lavoro e di sostenere costi di attività…come non ha fatto nessuno tra coloro che sono legati a questa città, sono tutti rimasti a lavorare sapendo che non avrebbero avuto nulla in cambio…

Ho vissuto accanto ad amici che sono stati messi alla porta solo perché avevano detto chiaramente come stavano le cose…amici che hanno sofferto, persone che ci hanno messo davvero dei soldi per passione nel Parma, e tanti, a differenza di quei  due…

Ho sempre sperato che non avessero ragione i miei amici, ma purtroppo avevano tutte le ragioni del mondo e anche di più….e il brutto è che temo che tra pochi giorni tutto quello che è stato fatto da quei due verrà dimenticato…spero che alla presentazione ufficiale di uno dei due in una certa squadra di serie B possano andare i nostri giornalisti locali, per potergli fare quelle domande che vorrebbero fargli da un po’ senza successo, perché quello che prima faceva una conferenza stampa un giorno sì e l’altro giorno pure, da 3 mesi non dice più una parola e non si vede neanche in foto (era facile apparire e fare il duro prima vero?).

E spiegatemi come fa una società a dare in mano tutto ad uno così? Voglio dire, io ho sbagliato a stare ai loro servizi e come ho detto mi dispiace molto, ma dopo tutto questo, avendo visto tutto questo, come fanno a dare in mano tutto a lui?

Se non hanno buona memoria ecco qui il riassunto dalla gazzetta di Parma di qualche giorno fa….attenzione però, perché là a quanto so non sono così buoni come noi parmigiani…

E l’altro invece? Gli ho creduto, ho creduto a tutto quello che mi diceva, anche dopo la vicenda UEFA, quando c’era già la città spaccata, gli avevo mandato un sms per dirgli che io credevo a lui fino a prova contraria…pazzesco…che delusione…perché solo noi sappiamo l’incazzatura in macchina che avevamo al rientro da Verona dopo la sconfitta col Chievo l’anno della salvezza impossibile o dopo la sconfitta di Empoli l’anno della retrocessione (vero Cri? Vero Carbo?)…solo noi sappiamo dell’incazzatura dopo il 3-0 a Genova contro la Samp (vero Matte e Magor?)…solo io e mia moglie sappiamo l’incazzatura che avevamo al rientro da Genova dopo il 2-2 rocambolesco di un paio di anni fa o il nervoso per le strigliate che uno dei due mi dava di notte svegliandoci per cose incredibili…quella è incazzatura, questa invece è delusione, perché quando ti senti tradito da vigliacchi, allora provi delusione.

E adesso si riparte…dalla D…e io e mia moglie e sicuramente anche quei tre miei amici e tutte le persone che hanno lavorato e tifato con il cuore, saremo prontissimi…perché noi andiamo avanti a testa alta, a differenza di qualcuno, e se ci facessero domande in un’intervista noi, a differenza di altri, risponderemmo e non scapperemmo da Parma come conigli.

Ripartiamo!

Giulio Pasta